
Venuto in piena luce in epoca moderna, il romanzo rappresenta da quasi cinque secoli la forma privilegiata della narrativa occidentale, adatta a ogni esigenza, che estende il suo dominio su un territorio dai confini elastici, dall’avventura più incredibile al racconto serio del quotidiano. Cosa racconta, davvero, un romanzo? Qual è la realtà che mette in gioco? L’illusione è data dall’avventura, o dalla realtà che questa definisce? La realtà è evidente, chiara e distinta, o non è invece confusa, in perenne divenire, mentre evidente è solo la forma narrativa che la mette in luce? Questo libro tenta di rispondere ad alcuni dei maggiori interrogativi del romanzo soffermandosi sui vari elementi che lo costituiscono: la voce narrante, l’intonazione del racconto, la trama, il rapporto tra finzione e documento, quello fra prosa e poesia, il nesso tra romanzo e formazione.
Walter Nardon Ha pubblicato i libri La parte e l’intero. L’eredità del romanzo in Gianni Celati e Milan Kundera (2007), Il ritardo (racconti, 2009) e Sibber (romanzo, 2014). Ha curato vari volumi, fra i quali Pro e contro la trama (con Carlo Tirinanzi De Medici, 2012), Avventure da non credere. Romanzo e formazione (2013), Comporre. L’arte del romanzo e la musica (con Simona Carretta, 2014). È redattore della rivista on line “Zibaldoni”.
Walter Nardon - leparoleelecose.it, 27 ottobre 2016
"Il filo del racconto. Da Mark Twain a Roberto Bolaño"
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Enrico De Vivo - zibaldoni.it, 2 novembre 2016
"L’evidenza è un’illusione? L’avventura e il romanzo. Conversazione con Walter Nardon"
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