
Un viaggio sensibile e appassionato nelle evoluzioni teoriche e nel patrimonio clinico della psicoanalisi, dalle sue origini a oggi; condotto con piglio polemico, tra scoperte e smentite, colpi di scena e colpi bassi, da una delle più note e intelligenti psicoanaliste italiane. Ne scaturisce un’eredità al futuro, una capacità ineguagliata di mettere in relazione le soggettività. La psicoanalisi, arte artigiana, ci ricorda infatti che l’incontro con l’Altro, lo straniero, ha già luogo nel mondo onirico di ciascuno. Così, in questo nostro difficile passaggio d’epoca, il pensiero psicoanalitico può fornire un contributo capitale per abbandonare mondi esterni e interni autisticamente chiusi e scissi, verso un orizzonte di incontri che fluidifica e avvicina.
Nicole Janigro, nata a Zagabria, vive e lavora a Milano. Psicoterapeuta analista di formazione junghiana, fa parte del Lai (Laboratorio analitico delle immagini) e insegna a Philo, Scuola superiore di pratiche filosofiche. È autrice di L’esplosione delle nazioni (1993 e 1999), ha curato La guerra moderna come malattia della civiltà (2002), Casablanca serba. Racconti da Belgrado (2003) e La vocazione della psiche. Undici terapeuti si raccontano (2015). Tra i suoi lavori sui temi psicoanalitici, Il terzo gemello (2010).
Alessandra Campo - Il Manifesto, 10 giugno 2017
"L'inutilità utilissima della seduta psicoanalitica"
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Lea Melandri - doppiozero.it, 1 giugno 2017
"Il discorso interiore"
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