
Il volume studia gli effetti della fiction (romanzi, film, serial TV) sul corpo in termini di incremento dell’empatia, diversificazione dei trasmettitori neurochimici, consolidamento del Sé, miglioramento delle capacità di mind reading, terapia dell’autismo, ecc. Si tratta di argomenti che la comunità scientifica internazionale sta scoprendo proprio in questi anni e ancora poco noti in Italia, di cui ha parlato un articolo apparso su “Nature” di recente. Il volume documenta il fatto che oggi le fiction “fanno bene” e ne spiega a lungo le ragioni, mentre in passato gli effetti erano considerati negativi, come appare evidente dal case-study dedicato ai lettori normanni di Madame Bovary e al gioco di identificazioni incrociate cui essi hanno dato luogo.
Stefano Calabrese è Ordinario di Comunicazione narrativa nell’Università di Modena e Reggio Emilia. Insegna Semiotica presso lo IULM - Milano; Letteratura per l’infanzia nella Libera Università di Bolzano; Comunicazione multimediale al Suor Orsola Benincasa - Napoli.
Luca Mastrantonio - Corriere della Sera (Innovazione), 26 ottobre 2017
"Così fan tutti fiction"
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Cesare Cavalleri - Avvenire,12 luglio 2017
"La fiction letteraria, un vero toccasana per il cervello umano"
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