
C’è un’aporia nel desiderio, dovuta al nesso tra la responsabilità etica del soggetto e la sua perdita. È infatti soltanto a partire da una espropriazione – di sé, dell’Altro –, da un’assenza di autodeterminazione, che il soggetto decide del suo desiderio. Ma come decidere di ciò che ci domina, cioè come assumere ciò che ci orienta a nostra insaputa? E come si passa da un desiderio preso nel sintomo e nella coazione a ripetere alla decisione del desiderio? Silvia Lippi analizza, a partire dall’insegnamento di Lacan, i paradossi del desiderio, di un desiderio radicato nell’inconscio, all’interno di una lettura che incrocia scrittori, poeti, pittori e filosofi.
Silvia Lippi è nata a Bologna e vive a Parigi. Laureata in filosofia e in psicologia, è psicoanalista, affiliata all’associazione Espace analytique di Parigi, e psicologa all’ospedale psichiatrico Barthélémy Durand d’Etampes. È ricercatrice presso l’Università di Parigi 7 e docente titolare dell’IRPA, Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata, nelle sedi di Milano e Grottammare. Ha pubblicato in Francia nel 2013 La decisione del desiderio (Premio Edipo 2014), nel 2008 Trasgressioni. Bataille, Lacan, e codiretto nel 2013 il libro collettivo Marx, Lacan: l’atto rivoluzionario e l’atto analitico.
Davide D'Alessandro - ilfoglio.it, 30 gennaio 2019
"Jacques Lacan, uno, nessuno e centomila"
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