Giovanni Gurisatti

L’animale che dunque non sono

Filosofia pratica e pratica della filosofia come est-etica dell’esistenza

Informazioni
Collana: Filosofie
2016, 476 pp.
ISBN: 9788857537474
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Sinossi

«Non si capisce un filosofo se non cercando di capire bene ciò che intende dimostrare, e in verità non dimostra, sul limite tra l’uomo e l’animale». Queste parole di Derrida, presenti nel suo celebre L’animale che dunque sono, autorizzano a prendere sul serio la questione teoretica dell’“animale” e del rapporto tra filosofi e animali, filosofia e animalità. Partendo dalla riflessione di Derrida, questo libro si allontana tuttavia dalla sua prospettiva, reimpostandola criticamente: è infatti dal punto di vista eminentemente pratico, e non teoretico, che, per chi scrive, va affrontata la questione animale, ed è nella sfera pratica, cioè del carattere, del comportamento e dell’agire, del modo di essere e di vivere, che vanno verificate e stabilite le inevitabili affinità, ma, soprattutto, le insormontabili differenze tra uomini e animali. La via prescelta per un rinnovato confronto tra le due sfere del vivente è dunque quella della “filosofia pratica come pratica della filosofia”, e l’approdo è costituito da una “est-etica” dell’esistenza che matura in un rapporto elettivo tra ethos spirituale e aisthesis corporea, cura di sé e arte del vivere. Al cuore di tale est-etica, che – secondo la lezione di Foucault – si richiama all’antica askesis, può collocarsi anche, non da ultimo, la cura e preoccupazione per quell’Altro di cui anche l’animale fa parte, e che l’uomo può attuare solo all’apice di una humanitas che ha saputo prendere saggiamente distacco dalla sua stessa animalitas: l’animale che dunque non sono… Proprio in quanto non sono un animale, posso essere giusto, in termini sia teoretici che pratici, con esso, lasciandolo essere l’animale che è, lasciandolo cioè vivere quella sua vita che – come dice Heidegger – «ha una ricchezza che forse il mondo dell’uomo non conosce per nulla».

Giovanni Gurisatti insegna Storia dell’estetica contemporanea presso il Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova. Studioso e traduttore di Schopenhauer, Heidegger, Benjamin, la sua ricerca fa particolare riferimento alla fi losofi a moderna di area tedesca. Ai temi di questo libro ha già dedicato vari studi e interventi, tra cui le monografie Caratterologia, metafisica e saggezza. Lettura fisiognomica di Schopenhauer, 2002; Dizionario fisiognomico. Il volto, le forme, l’espressione, 2006; Schopenhauer maestro di saggezza, 2007; Sacco alla realtà. Estetica e dialettica della derealizzazione mediatica, 2012.

Recensioni

Il Giornale di Vicenza, 23 maggio 2017
"La cura del sè e l'animale che non possiamo essere"
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