Walter Benjamin, Gershom Scholem e il linguaggio

Informazioni
A cura di: Tamara Tagliacozzo

Collana: Semiotica e filosofia del linguaggio
2016, 202 pp.
ISBN: 9788857537528
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Sinossi

Walter Benjamin sviluppa nel 1916 una teoria del linguaggio che esporrà nel saggio rimasto inedito Sulla lingua in generale e sulla lingua dell’uomo (1916), e lo farà a stretto contatto, dal 1915, con l’amico Gershom Scholem, allora giovane studente di matematica e filosofia e studioso di ebraismo. Benjamin mostra di essere in piena sintonia con Scholem e con la sua visione cabbalistica del formalismo del linguaggio della Torah, in cui sono fondamentali il suono, il valore numerico e la forma delle lettere, e non i contenuti e i significati del testo, nella sua concezione mediale della lingua dei nomi (riflesso, nel loro caratterizzarsi come idee, della parola creatrice di Dio) e delle parole, che hanno finito per comunicare contenuti estrinseci e sono il fondamento dei concetti. In una serie di note di diario del 1916 Scholem individua un legame – di cui discute con Benjamin – tra una sua “teoria matematica della verità” e la forma interna della lingua ebraica. Le conoscenze teologiche di Scholem e le letture che Benjamin e Scholem intraprendono portano entrambi a sviluppare una teoria del linguaggio fondata sulla interpretazione della Genesi e della Cabbalà, ma anche ad affrontare questioni gnoseologiche e matematiche sviluppate a partire da testi kantiani, neokantiani, husserliani e fenomenologici in generale.

Tamara Tagliacozzo è ricercatrice di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre. Si occupa del pensiero di Walter Benjamin in rapporto al neocriticismo tedesco, al messianismo, alla musica e alla riflessione teologico-politica. A questi temi ha dedicato il volume Esperienza e compito infinito nella filosofia del primo Benjamin (2013, I ed. 2003), la raccolta di saggi Walter Benjamin e la musica (2013). Ha curato l’edizione critica dei frammenti sulla filosofia del linguaggio e la critica della conoscenza di Walter Benjamin Conoscenza e linguaggio. Frammenti II (2013) e con Ilana Bahbout e Dario Gentili Il messianismo ebraico (2009). Ha curato inoltre il numero della «Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio» (RIFL) Walter Benjamin, Gershom Scholem e il linguaggio (vol. 8/2, 2014).