Marina Dobosz

Culture e sindrome del costruito

Spazi pubblici e luoghi di lavoro fra salute e società

Informazioni
Prefazione di: Annibale Luigi Materazzi

Collana: Eterotopie
2016, 200 pp.
ISBN: 9788857537610
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Sinossi

I temi sviluppati nel volume intendono rappresentare una prima riflessione intorno a uno dei caratteri del contemporaneo e in particolare alle ambivalenze e alle dicotomie costituite da: “sicurezza/pericolo”, “fiducia/rischio”, “quotidiano/eccezionale” in quel momento storico che Beck ha definito sul “vulcano della civiltà”. L’intento è quello di ricercare le contraddizioni e non solo le contrapposizioni, i diversi piani motivazionali, le passioni e le convinzioni, i comportamenti, per fare così emergere lo spazio che separa il nesso fra paura/rischio e sicurezza/insicurezza e gli orientamenti che ne derivano, come premessa di una costruzione sociale del problema.

Raffaele Federici è docente in Sociologia dei Processi Culturali e della Comunicazione presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia; è scientific advisor presso la Turkish Military Academy di Ankara; è membro del Centre Interdisciplinaire d’Analyse des Processus Humains et Sociaux dell’Università di Rennes – Alta Bretagna e del Centro per la Ricerca sulla Sicurezza Umana dell’Università degli Studi di Perugia. È docente di Sociologia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia. È impegnato in progetti umanitari e di ricerca per la difesa dei diritti delle donne e dei minori in alcune aree del Medio Oriente e dell’Africa sub-sahariana. Fra le sue opere più recenti: Michels e Parigi. L’esperienza della città (Perugia, 2013), Sociologie del segreto (Milano-Udine, 2013), Farmacie, farmacisti e anziani. Il farmaco come se la persona contasse (con R. Garzi) (Perugia, 2009).

Marina Dobosz è professore associato di Medicina legale presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia; svolge attività didattica e di ricerca presso le sedi di Perugia e Narni. La sua attività è orientata principalmente verso identificazione genetica, umana e animale, mediante i polimorfismi del DNA. Più di recente si è interessata agli aspetti biologici e forensi della gestione e protezione del rischio ambientale e della città, e a temi collegati al benessere nella progettazione ingegneristica. Fra le pubblicazioni più recenti: Principi di Medicina Legale e Biologia forense nelle Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza (Roma, 2013), Sulla liceità del test biologico di paternità (con D. Falcinelli e M. Lancia) (Roma, 2013), Aspetti formali nella produzione, interpretazione ed illustrazione delle prove in ambito giudiziario (con S. Curti, D. Falcinelli) (Padova, 2014).