
Qual è stato l’atteggiamento della stampa del tempo fascista nei riguardi della danza teatrale? Quali i discorsi, le istanze e l’immaginario che, sull’argomento, emergono dalle colonne di quotidiani e periodici? Il volume affronta simili questioni mediante l’analisi di un’imponente mole di documenti quasi totalmente inediti e capaci di aprire prospettive inusuali sulla danza italiana del primo Novecento. Dal riconoscimento della danza come autentica forma d’arte alla contrapposizione (spesso violenta) fra “tradizione” italiana e “modernità” straniera, dalla difesa della tecnica accademica all’apprezzamento per forme di danza “libera”, infatti, la stampa intercetta, filtra e rielabora processi culturali di ampia portata, la cui complessità è qui presa interamente in carico e restituita mediante una costante lettura critica delle fonti. Ne risulta un lavoro intimamente “corale”, in cui le voci di anonimi cronisti si intrecciano con quelle di uomini di teatro e di artisti di spicco e che, proprio in virtù del suo carattere polimorfo, riesce forse ad aprire uno squarcio sulla contraddittorietà di un’intera epoca storica, il tutto mantenendo sempre fermo il punto di vista, volutamente e proficuamente “minore”, sul corpo che danza.
Giulia Taddeo ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Cinema, Musica e Teatro presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, dove è attualmente docente a contratto per il corso di Organizzazione ed economia dello spettacolo. Il suo percorso di ricerca si è svolto presso istituzioni italiane e straniere (Fondazione Giorgio Cini, Venezia; New York Public Library for the Performing Arts, New York), e ha visto la partecipazione a seminari e convegni nazionali e internazionali. Ha vinto nel 2010 il Concorso Nazionale di Critica Teatrale “Lettera 22” e ha successivamente esercitato attività di critico militante su testate cartacee e on-line. Dal 2011 è membro della redazione della rivista, fondata e diretta da Eugenia Casini Ropa, “Danza e Ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni”.
Samantha Marenzi - L'indice, maggio 2018
"Tersicore sui giornali di regime"
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Elisa Guzzo Vaccarino - Ballet2000, novembre 2017
"Un serio spettacolo non serio"
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Silvia Poletti - Danza & Danza, 22, settembre 2017
"Libri"
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Albarosa Camaldo - Hystrio, settembre 2017
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Giovanna Scalzo - La Lettura, 20 agosto 2017
"Fasci che ballano"
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