
Maria Carolina Vesce
Altri transiti
Corpi, pratiche, rappresentazioni di femminielli e transessuali
Postfazione di: Porpora Marcasciano
Collana: LGBTIQ
2017, 202 pp.
ISBN: 9788857541310
Nel cuore della città di Napoli, nella sua provincia e nelle provincie limitrofe, gli omosessuali effeminati, più o meno esplicitamente travestiti, sono detti, da tempo immemore, femminelle (o femminielli). Nello spazio sociale dei Quartieri questi soggetti trovano una loro naturale collocazione, potendo agire in piccoli spazi di creatività durante “riti” come il matrimonio, la figliata o la juta a Montevergine. L’omologazione ai modelli dominanti di omosessualità e transessualità, i processi di istituzionalizzazione e medicalizzazione dei soggetti trans hanno minacciato l’identità culturale dei femminielli napoletani, mettendo a rischio la loro stessa esistenza. Non più costrette in un tragico corpo maschile che incarna una sensibilità femminile le femminelle si sarebbero trasformate in altre identità. Eppure l’antropologa le trova ancora lì, protagoniste di un vero e proprio processo di patrimonializzazione, soggetti resistenti e contesi, figure leggendarie e polimorfe, come le sirene.
Maria Carolina Vesce, Ph.D. in Antropologia e studi storico-linguistici (Università di Messina), ha svolto ricerche sul campo a Napoli e in Samoa. I suoi interessi si concentrano sui temi del corpo, del genere e della persona, con particolare riguardo per le esperienze di genere non eteronormative e per l’impatto delle categorie biomediche di genere sui contesti locali. È autrice di saggi comparsi in libri e riviste, tra cui Corpi che cambiano. Una ricerca etnografica sulle femminelle napoletane.
Ugo Cundari - Il Mattino, 30 novembre 2019
"C'erano una volta i femminielli doc"
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Gennaro Avallone - Il Manifesto, 17 marzo 2018
"Cartografie critiche"
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Caterina Vesce - lavoroculturale.org, 3 ottobre 2017
"Altri transiti. La figura sociale del femminiello"
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