
Giorgio Girard
Letteralismo religioso delle masse, terrorismo e migrazioni
Il libro discute l’incapacità delle masse di interpretare i dettami delle religioni cosiddette “del libro” oltre il loro letteralismo, soffermandosi sul carattere reconditamente bellicistico del monoteismo, che in condizioni estreme può condurre a situazioni d’imprevedibilità in cui il “terrore” si sostanzia nell’impossibilità di una preventiva e rassicurante “identificazione del nemico”. Si tratta di modalità inedite di guerra con cui il terrorismo califfale tenderebbe “idealmente” a “redimere” l’Occidente da un “nichilismo” sotteso nel linguaggio unico del denaro oltreché nel suo laicismo sociale. Sul versante migratorio, il libro discute la complessa dinamica dell’accoglienza e della ripulsa in relazione a un assetto psicologico europeo caratterizzato da inedite profondità di ripensamento, secondo un trapasso d’epoca alla ricerca di valori più veri.
Giorgio Girard, già professore ordinario di psicologia alle Università di Trento e Torino, partendo da una prospettiva prevalentemente psico-sociale ha progressivamente orientato la propria ricerca verso ambiti soprattutto filosofici, storici e religiosi, nel tentativo di esplorare complessivamente, oltre la dimensione prossimale della psicologia, le importanti trasformazioni del secondo Novecento. Ha pubblicato numerosi saggi tra cui si segnalano Psicologia debole e ricerca ecumenica (2005) e MONOS: liberare la morte dalla paura. Viaggio ai dintorni del nichilismo e dell’eterno (2015).