Harun Farocki

Pensare con gli occhi

Informazioni
A cura di: Luisella Farinotti; Barbara Grespi; Federica Villa

Collana: Cinema
2017, 390 pp.
ISBN: 9788857542072
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Sinossi

Filmmaker, documentarista, artista visivo, critico, saggista e sceneggiatore, Harun Farocki (1944-2014) ha realizzato più di 120 opere nell’arco di cinquant’anni. Acuto interprete della contemporaneità, ha colto con grande anticipo il potere delle immagini nel configurare l’esperienza del mondo, e ne ha analizzato le forme in magnifici film saggio. La sua ricerca sullo sguardo, incarnato e disincarnato in macchine della visione, sul depositarsi delle immagini in archivi immensi e, ciononostante, violentemente selettivi, sul rapporto fra media e warfare e, più in generale, sul ruolo attivo, e non semplicemente riproduttivo, delle immagini ha accompagnato, e in molti casi anticipato, la riflessione dei grandi filosofi del nostro tempo. Il volume offre una ricca selezione dei suoi scritti teorici, inediti in Italia, affiancandola ai contributi dei massimi studiosi internazionali dell’autore, fra cui Thomas Elsaesser e Antje Ehmann, coautrice delle sue installazioni e sua compagna di vita.

Luisella Farinotti insegna Filmologia e Estetica del cinema presso l’Università Iulm di Milano. Si è occupata di teoria e storia dell’immagine, in particolare del rapporto tra immagine e memoria, di cinema amatoriale e film di famiglia, del rapporto tra cinema e fotografia, con una speciale attenzione agli archivi fotografici utilizzati come grandi Atlanti visivi. Fa parte dell’Editorial Board di “Cinéma & Cie” e del comitato scientifico di Cinergie - Il cinema e le altre arti. Tra le sue pubblicazioni, con Mimesis: Overlapping Images. Between Cinema and Photography (2015, con B. Grespi e B. Le Maître) e L’uomo con la macchina da presa. Tecnologie dello sguardo e attori della visione (in preparazione).

Barbara Grespi insegna Storia e critica del cinema e Cultura Visuale all’Università degli Studi di Bergamo. Ha pubblicato saggi sul tema del corpo e della memoria, sulle relazioni fra cinema e fotografia e sulle teorie del montaggio. Con Mimesis ha pubblicato: Overlapping Images. Between Cinema and Photography (2015, con L. Farinotti e B. Le Maître). Tra le sue pubblicazioni: Memoria e Immagini (2009), Cinema e montaggio (2010), Gus Van Sant (2011), Fuori quadro. Follia e creatività fra arte, cinema e archivio (2013), Figure del corpo. Gesto e immagine in movimento (in corso di pubblicazione). Dal 2007 lavora come selezionatore per il Torino Film Festival.

Federica Villa insegna Storia e critica del cinema presso l’Università degli Studi di Pavia. I suoi interessi di ricerca gravitano intorno al cinema italiano del dopoguerra (Botteghe di scrittura per il cinema italiano, 2002) e all’apporto di alcuni letterati al lavoro cinematografico (Il cinema che serve. Giorgio Bassani cinematografico, 2010). Attualmente dirige il Centro Studi Self Media Lab. Scritture, Performance e Tecnologie del Sé (Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia), interessato a studiare le forme e i fenomeni autobiografici e autoritrattistici tra fotografia, cinema e nuovi media (Vite impersonali. Autoritrattistica e medialità, 2012; Tracciati autobiografici tra cinema, arte e media, 2016).

Recensioni

Elio Grazioli - doppiozero.it, 7 aprile 2018
"Harun Farocki. Pensare con gli occhi"
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T.I., Film Tv, 23 ottobre 2018
"Harun Farocki, pensare con gli occhi"
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Fabio Francione - Il Cittadino, 15 marzo
"Harun Farocki, la riscoperta di un genio del cinema e dell'arte visivo-concettuale"
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