
Guido Mori
Del desiderio e del godimento
Viaggio al termine dell’ideologia ne La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino
Guido Mori
Del desiderio e del godimento
Viaggio al termine dell’ideologia ne La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino
“In fondo è solo un trucco”. Con queste parole si conclude La grande bellezza, un film che proprio come un trucco ben riuscito, ha stupito, infastidito e provocato le reazioni più disparate. Una delle prove più lucide di come il cinema di Paolo Sorrentino sia capace di modellarsi continuamente in forme inedite e complesse, per interrogarsi, e interrogarci profondamente come spettatori, sulle ambiguità e le contraddizioni della psiche umana, sui limiti e le possibilità della rappresentazione, sui rapporti fra soggetto e potere. La grande bellezza ci conduce in un viaggio attraverso un mondo narrativo fatto di personaggi e sguardi presi nella tensione tra l’esca del godimento e l’etica del desiderio, tra identità smarrite e risoggettivazioni, tra l’illusione della realtà e la realtà delle illusioni. A partire da tali premesse, in questo volume si indaga La grande bellezza ricorrendo principalmente agli strumenti messi a disposizione dalla teoria psicanalitica di Jacques Lacan e da quella di critica dell’ideologia di Slavoj Žižek, oltre a quelli delle teorie di analisi del film a esse ispirate.
Guido Mori laureato in Discipline Cinematografiche presso l’Università degli studi di Torino. Docente di montaggio presso l’Istituto per la Comunicazione Audiovisiva “Federico Fellini” di Torino, ha inoltre lavorato come fotografo di scena in produzioni cinematografiche e teatrali. Autore di articoli e saggi, attualmente conduce ricerche nel campo dei rapporti fra cinema, psicanalisi e ideologia.
Gioacchino Toni - ilpickwick.it, 20 febbraio 2018
"Viaggio al termine dell'ideologia: La grande bellezza"
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