Il filo conduttore di questo libro è la duplice modalità in cui il tempo può essere vissuto: come la ripetizione di qualcosa che è già stato o come la dimensione in cui emerge ciò che è nuovo. Anche se questa è l’esperienza di ciascuno di noi, grandi nomi ci hanno preceduto e possono rappresentare una guida, o almeno una traccia: da filosofi come S. Agostino, Kierkegaard e Aristotele, a narratori come Mann e Proust, a poeti come Eliot e Montale. La psicoterapia, che si misura col tempo come ripetizione, deve farsene carico per comprenderne le ragioni profonde e muoversi verso l’esperienza del tempo storico, dove può avvenire ciò che ancora non era avvenuto. Anche se in questa avventura il tempo è spesso vissuto, per usare la classica analisi di S. Agostino, come “il presente del passato”, la meta è, comunque, “il presente del presente”. Ed è qui che alla fine si decide il valore del nostro vivere.
Fabio Ricardi svolge la sua attività di psicoterapeuta a Milano, presso il Centro Berne. I suoi studi si sono rivolti prima verso la filosofia e successivamente verso la psicoterapia. È convinto che, anche se la “figura” di cui la psicoterapia si occupa sono le vicende della vita nella loro concretezza, non di rado drammatica, lo “sfondo” è costituito dalle le tematiche a cui la riflessione umana – filosofica e poetica – si è dedicata da secoli. Questo libro nasce da questa convinzione.
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