
Ricardo Piglia
Critica e finzione
Traduzione di: Mirko Olivati
Introduzione di: Mirko Olivati
Note di: Massimo Rizzante
Collana: Saggi letterari
2018, 210 pp.
ISBN: 9788857545820
Questo libro è un trattato di poetica in forma di conversazioni, una mappa della realtà e della letteratura proposta da uno dei più grandi scrittori argentini della seconda metà del ’900. Piglia, narratore straordinario e critico estremamente lucido, rende omaggio a Faulkner, esamina i testi di Borges e Arlt, rifl ette sul genere poliziesco, sulla narrativa nel cinema, sull’editoria, sui suoi inizi come scrittore, sull’uso della lingua da parte dello stato, del romanzo e della sua tensione con le macchinazioni del potere. Un’opera essenziale per la comprensione di uno scrittore imprescindibile.
Ricardo Piglia nasce ad Adrogué, Buenos Aires, nel 1941. Nel 1955 si trasfersce con la famiglia a Mar del Plata, dove studia Storia presso l’Universidad de La Plata. Si sposta nel 1965 a Buenos Aires. Nel 1967 pubblica il suo primo libro, L’invasione. Ottiene la consacrazione internazionale con Respirazione Artificiale, romanzo del 1980. Pubblica altri romanzi, fra cui La città assente (1992), Soldi bruciati (1997), Bersaglio notturno (2010) e Solo per Ida Brown (2013), e i saggi Forme brevi (1999) e L’ultimo lettore (2005). Il suo capolavoro, Los diarios de Emilio Renzi, esce in tre tomi tra il 2015 e il 2017. Insegna presso l’Università di Buenos Aires, l’Università di California e l’Università di Princeton. Scompare il 6 gennaio del 2017 a Buenos Aires.
Francesca Lazzarato - Il Manifesto, 6 agosto 2020
"Eroi per la versione argentina di una tragedia greca"
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Anna Bocutti - Alias, 8 dicembre 2019
"A colpi di intuito nella pampa quieta"
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Alfonso Berardinelli - Il Foglio, 22 gennaio 2019
"Criticone"
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Massimo Rizzante - La Repubblica, 3 ottobre 2018
"Scrittori tornate a sparare sui maestri"
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Francesca Lazzarato - Alias, 2 settembre 2018
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