
Raymond Ruyer
Neofinalismo
Collana: Filosofia/Scienza
2017, 324 pp.
ISBN: 9788857546551
Il “ricco dono” che la fisica quantistica, secondo Ruyer, fa alla filosofia all’inizio del XX secolo è di liberare la nozione di materia da quei caratteri che l’avevano inderogabilmente segnata sin dal suo ingresso nella scienza: alle nozioni di estensione, impenetrabilità e massa subentrano determinazioni energetiche che possono essere misurate. Che l’interazione delle particelle che si legano in un sistema sia correlativa a una perdita di individualità delle particelle stesse libera la filosofia dal vincolo che la materia opponeva al panpsichismo. Grazie alla nozione di “sorvolo” l’intero ambito del reale può essere visto in modo psichico. Anche il cervello umano è il frutto di una precedente organizzazione psichica. In questo senso, Néo-finalismededica una particolare attenzione allo sviluppo embrionale contrapposto allo sviluppo cerebrale. L’accento posto sul finalismo psichico non mette capo a un concetto di Dio, benché l’ultimo capitolo del libro sia dedicato a una teologia della finalità.
Raymond Ruyer (1902-1987) è stato allievo all’E.N.S. di Parigi e poi professore all’Università di Nancy. Dopo la sconfitta francese del 1940 è fatto prigioniero. Nel campo di prigionia, dove rimane per il resto del periodo bellico, organizza insieme ad altri ricercatori, detenuti nello stesso campo, dei veri e propri corsi universitari. I problemi della metafisica vengono accostati ai temi della biologia, della fisica quantistica, della psicologia. Il risultato è una trasformazione del pensiero filosofico. Ne sono testimonianza i numerosi articoli e libri che Ruyer pubblica dopo il 1946. Il più significativo è Néo-finalisme (1952).
Veronica Cavedagna è dottoranda presso l’Université de Toulouse le Mirail con un progetto di tesi sui nessi tra filosofia e biologia.
Ugo Ugazio è professore associato di filosofia teoretica presso l’Università di Torino. Prima di occuparsi della «philosophie biologique», si è occupato dell’idealismo tedesco, del movimento fenomenologico, dell’esistenzialismo.
Gabriele Vissio è dottorando presso il Consorzio di Dottorato FINO e presso l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne con un progetto di tesi sulla filosofia di Georges Canguilhem. I suoi interessi di ricerca riguardano la filosofia delle scienze e delle tecniche del Novecento, in particolare la tradizione e i metodi dell’epistemologia storica.
Il Sole 24 Ore, 23 dicembre 2018
"Fisica quantistica e filosofia all'inizio del XX secolo"
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