
Pur nella consapevolezza che l’evoluzione dell’editoria d’arte sia stata indissolubilmente legata al libro d’artista, Spazi critici guarda alla pubblicazione come il luogo privilegiato per la critica e curatela contemporanee.
Una prospettiva in cui lo scritto d’arte conferisce validità e autorevolezza al lavoro artistico, si appropria di vie metodologiche e stilistiche differenti, qualifica i suoi autori e concorre alla definizione del volume in cui è ospitato.
Sebbene l’era digitale ce lo abbia fatto credere, la morte della carta stampata non è mai avvenuta.
Stefano Mudu (Cagliari, 1990) vive e lavora a Venezia. Dopo una formazione in Architettura si laurea in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia specializzandosi in teoria e critica dell’arte contemporanea. Ha curato diverse pubblicazioni e progetti editoriali indipendenti.