
Silvia De Laude, Silvia De Min
E?kphrasis in scena
Per una teoria della figurazione teatrale
Trattare del rapporto tra parola e immagine in ambito teatrale significa trattare della tensione tra i modi del rappresentativo, considerando i limiti espressivi del linguaggio e quelli della visione. Per capire come la scena teatrale abbia risposto, in epoche differenti, ai tentativi di dominio dell’uno o dell’altro polo, o come abbia trovato un equilibrio tra i due, il libro propone una teorizzazione della categoria dell’ékphrasis. Riflettere su questa forma del discorso che compone e scompone immagini consente di innescare un complesso ma lucido cortocircuito tra questioni all’apparenza distanti: i rapporti tra descrittivo e narrativo, tra didascalico e mimetico; le connessioni tra la creazione di immagini interiori e la realizzazione scenica attraverso i gesti; le oscillazioni tra percorsi dell’immaginazione e arte della memoria; infine le possibilità di dar forma all’immagine in scena per via linguistica, visiva o mista. L’ékphrasis diventa quindi uno strumento per comprendere i passaggi “di figurazione in figurazione” nel contesto spettacolare a partire dai testi o, viceversa, dalle scene.
Silvia De Min ha conseguito un Dottorato di ricerca in Storia delle Arti presso l’Università Ca’ Foscari (Venezia) e in Italianistica alla Sorbona, dove attualmente insegna. È autrice di due monografie: Leggere le didascalie. Narrazione, commento, immaginazione nella drammaturgia moderna (2013), Decapitare la Gorgone. Ostensione dell’immagine e della parola nel teatro di Anagoor (2016). Numerosi articoli sulla teoria e la pratica teatrale sono stati pubblicati in riviste scientifiche. Negli ultimi anni, tra i campi di interesse privilegiati, c’è il rapporto tra teatro e arti visive.