Articolo
Abstract

Partendo da un verso di Eugenio Montale, si riflette sull’affermazione in esso contenuta del «restare dell’accaduto» quale espressione di una certa concezione della certezza fenomenologica e della conservazione del passato. Nel primo caso si riconduce l’affermazione di Montale al modo fondamentale di concepire l’apparire che ha guidato il corso della filosofi a e ha avuto i suoi momenti decisivi nelle riflessioni di Aristotele, Cartesio e Husserl; nel secondo caso si confronta il «restare» di Montale con l’attualismo di Gentile e l’eterno ritorno dell’identico di Nietzsche, soffermandosi sul rapporto tra il divenire come processo di alterazione e l’identità dei divenienti.

The article starts from an poem by Eugenio Montale and reflects on his statement that ‘something that has happened still remains’ as an expression of a particular conception of the phenomenological certainty and of the preservation of the past. In the first case, Montale’s statement is connected to a fundamental way of conceiving the appearing which has guided the course of philosophy and had its decisive moments in the refl ections of Aristotle, Descartes and Husserl; in the second case, Montale’s statement is compared with Gentile’s actualism and the eternal return of the identical in Nietzsche by dwelling upon the relationship between becoming as a process of alteration and the identity of the becoming.