
Borg e Nietzsche, Panatta e Kant, Lendl e Spinoza. Possibile che il modo di giocare di un grande tennista riesca a esprimere una specifica concezione filosofica? E cosa rappresentano, in termini esistenziali, un tiebreak o un match point? Movimenti di pensiero e maestri della racchetta, posti sotto una nuova luce, vengono messi a confronto da Carlo Magnani per comprendere i legami tra due discipline apparentemente distanti. In questo saggio originale la filosofia entra in campo e diventa protagonista indiscussa, ponendosi come indispensabile chiave interpretativa per conoscere l’essenza del tennis. Una storia parallela rivolta a tutti, nella quale il pensiero dei grandi filosofi trova compimento attraverso il gioco dei grandi tennisti e le regole di uno sport unico.
Carlo Magnani, laureato in Giurisprudenza e Filosofia, è ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico presso la facoltà di Sociologia dell’Università “Carlo Bo” di Urbino. Ha pubblicato diversi contributi e saggi di argomento giuridico e teorico-politico, tra cui, Dall’epoca dello Stato all’epoca della Costituzione (2002), Pluralismo, informazione e radiotelevisione (2014) e ha curato il volume Beni pubblici e servizi sociali in tempi di sussidiarietà (2007).
Corriere del Ticino, 15/01/2022
Da Borg-Spinoza a Roger-Heidegger
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Chiara Marsili - Corriere del Trentino, 9 ottobre 2019
"Manuali, biografie, storie, riflessioni: pagine di sport"
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Rossano Astremo - L'Osservatore Romano, 15-16 luglio 2019
"Icona di meraviglia"
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Tuttosport, 9 febbraio 2019
"Se il tennis diventa una filosofia"
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Giorgia Mecca - Il Venerdi?, 3 novembre 2017
"In campo il fast tennis bello senz'anima"
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