Articolo
Abstract

Uno dei rischi maggiori della società della conoscenza è che le istituzioni educative, e in particolare l’higher education, si trasformino gradualmente in fabbriche di competenze al servizio esclusivo del capitalismo cognitivo, riducendo la complessità e la ricchezza della dimensione educativa, orientamento i propri interlocutori (studenti in primis) solo in senso funzionalistico e utilitaristico e lasciando sullo sfondo la dimensione valoriale, così come qualsiasi istanza di equità e giustizia sociale. La sfida attuale per l’università sembra essere diventata quella di cercare di abitare questi vincoli, trovando nuovi posizionamenti e utilizzando in modi creativi il vocabolario neoliberista. L’articolo presenterà teorie ed esperienze presenti nella letteratura internazionale ritenute particolarmente significative e utili per riflettere sulle tensioni e le opportunità che questa situazione sta generando.

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