Articolo
Abstract

La qualità dello spazio politico e sociale in cui siamo immersi è espressione della cura che riserviamo alle relazioni che ci strutturano, a partire da quella con noi stessi. Tuttavia nella società contrattualistica, dove la “riuscita” del soggetto risponde a logiche esteriori di prestigio e successo, e il legame sociale viene stabilito per difendere gli interessi individuali, non c’è alcuna sensibilità culturale e tanto meno luoghi e pratiche sistematiche che aiutino il soggetto a prendere consapevolezza di sé. Il saggio individua nella cura intesa come “bene dell’anima” (eudaimonia) il piano di leva per una rinascita culturale, politica e sociale, fondata su un maggiore impegno nell’educare all’ascolto e alla realizzazione del desiderio di portare a compimento i germi di bene depositati in ognuno.

In questo numero