Articolo
Abstract

All’interno del dibattito sull’etica della cura, il contributo intende argomentare come la cura dell’altro possa declinarsi nelle nostre società complesse e multiculturali come cura della partecipazione dell’altro nello spazio pubblico, superando un approccio paternalistico e riconoscendo l’altro come soggetto di diritto. A partire dai dati di una ricerca etnografica svolta in alcune scuole primarie, s’intende analizzare criticamente in che termini il modello cooperativo della Complex Instruction possa costituire una pratica educativa capace di creare le condizioni per imparare a partecipare in modo equo e inclusivo della diversità. Il contributo, infine, discute come tale processo di apprendimento sviluppi la capacità di esercitare il proprio diritto di voce e agency e, attraverso ciò, possa promuovere una responsabilità politica in grado di modificare i contesti sociali in senso più democratico.

In questo numero