
Maria Morelli
Il teatro cambia genere
Il volume è una raccolta di saggi che ripercorrono la storia del teatro delle donne in Italia negli anni ’70-’80. Adottando approcci diversi e interdisciplinari, gli interventi critici tracciano una panoramica della convergenza tra il movimento femminista italiano e la scena, colmando una lacuna critica e offrendo una testimonianza di un tassello fondamentale della storia della drammaturgia moderna. Nel decennio di riferimento femminismo e teatro s’intersecano, infl uenzandosi a vicenda e creando nuove possibilità. Da un lato, il teatro viene utilizzato dal nascente pensiero della differenza sessuale (il neofemminismo italiano) come strumento e veicolo ideologico per (ri)defi nire il ruolo del femminile e i rapporti tra i sessi. Dall’altro, le scelte estetiche adottate infl uiscono inevitabilmente sulle convenzioni drammaturgiche vigenti, sovvertendole. Con questi saggi si è voluto far luce su una drammaturgia femminile e femminista che, riscattando il teatro dall’eccesso di sperimentalismo della neoavanguardia, ne ha saputo riaffermare per contro la funzione civile, ideologica ed educativa. Una drammaturgia di parola che sancisce il primato dei contenuti sulla forma. Un’eredità storica e culturale troppo spesso dimenticata, eppure di grande rilievo e carica di provocazioni irrisolte nella nostra attualità.
Maria Morelli ha insegnato Italianistica e Studi culturali alla University of Kent e alla University of Leicester nel Regno Unito, e al Wheaton College negli Stati Uniti. Attualmente è ricercatrice Marie Curie presso l’Università degli Studi di Milano dove collabora con le cattedre di Letteratura italiana contemporanea ed Estetica. Il suo progetto di ricerca sul teatro femminista italiano è interamente finanziato dal programma europeo H2020 Research and Innovation Programme.
Ilaria Angelone, Albarosa Camaldo - Hystrio, febbraio 2020
"Biblioteca"
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