
Francesco Lomonaco
Discorsi letterari e filosofici e altri scritti
Al centro dell’interesse teorico che ha ispirato questa ristampa è il Lomonaco philosophe negli anni dell’esilio pavese (1805-1810), la sua riflessione sui programmi dell’illuminismo meridionale ed europeo, sui rapporti tra natura e scienze dell’uomo, sapere storico e ragione, “perfettibilità” e civiltà; nuovi scenari, quest’ultimi, utili a leggere le complicate trame della “ragione” dell’istoria, le stesse su cui si erano misurati Filangieri e Pagano, Cuoco e Salfi. In questa prospettiva la cultura italiana di primo Ottocento, testimoniando le adesioni e le distanze da Vico, ha guardato al sensismo e all’idéologie per costruire una moderna science de l’homme in una dimensione antropologica positiva, capace di sostituire alle questioni della metafisica classica le indagini sulle azioni e il destino degli uomini.
Francesco Lomonaco nacque in Basilicata a Monte Albano jonico e dopo i primi studi sotto la guida del canonico N.M. Troyli si trasferì, nel 1790, a Napoli per frequentare le lezioni universitarie del giurista F.M. Pagano. Nel 1799 fu tra i fautori della Repubblica napoletana, il cui crollo lo vide condannato a morte. Per un banale errore di trascrizione del cognome si salvò, prendendo la via dell’esilio in Francia per poi tornare in Italia dove riuscì a ottenere l’insegnamento di storia e geografia nel Collegio militare di Pavia su raccomandazione del letterato Vincenzo Monti. In questa fase strinse anche rapporti con Foscolo e Manzoni e fu autore apprezzato dell’efficace Rapporto al cittadino Carnot. Diffusore della filosofia di Vico, scrisse un saggio sull’Analisi della sensibilità (1801), due raccolte di biografie, le Vite degli eccellenti italiani (1802) e dei famosi capitani d’Italia (1804) e un Discorso augurale sulla storia (1806). I suoi Discorsi letterari e filosofici del 1809, mal graditi al potere napoleonico, furono condannati dalla censura. Con un atto di protesta e di libertà Lomonaco si lasciò affogare la mattina del 1° settembre 1810 nelle acque del Ticino alla periferia di Pavia.
Fabrizio Lomonaco è Professore ordinario di Storia della filosofia nell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dirige la rivista di filosofia “Logos”; è autore di oltre 500 pubblicazioni sul pensiero giuridico olandese tra il Seicento e il Settecento (da Grozio a Noodt, da Gronovio a Perizonio, da Le Clerc a Barbeyrac) e su filosofia, diritto e letteratura in area meridionale. Ha curato edizioni anastatiche degli scritti di Caloprese e Gravina, di Vico e Spinelli, di Bertòla, Pagano e Francesco Lomonaco.