
Black Mirror è uno show, un museo, una prigione, un’opera d’arte e un videogioco privo di discontinuità tra l’esterno e l’interno, il sé e l’altro, l’organico e l’inorganico. È il mondo in cui abitiamo, dove tecnica, algoritmi e reti sociali prevalgono sugli individui annichilendo l’autonomia, la razionalità e l’antropocentrismo su cui si è fondata la cultura occidentale. La società del futuro descritta dal serial televisivo inglese con fosche e visionarie premonizioni esprime in modo parossistico quello che stiamo già vivendo: la distopia nel nostro quotidiano. Si tratta di una fantascienza più reale della realtà. Un suo esame approfondito consente non solo di scorgere il nostro tempo in quanto catastrofe, ma soprattutto di comprendere ciò che sta sorgendo dalle ceneri dell’umanesimo e della modernità: troll, sexting, cancel culture, predictive analytics e surrogati dell’umano. Siamo nel cuore della tragedia, ma qualcosa resiste, nasce e prolifera tra i frammenti del passato... Piaccia o meno, l’opera di Charlie Brooker svela i primi bagliori dell’aurora digitale.
Claudia Attimonelli è ricercatrice all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dove insegna Studi visuali e multimediali e Semiologia del cinema e degli audiovisivi. È responsabile del progetto MEM – Mediateca Emeroteca Musicale. Tra le sue pubblicazioni: To be continued (2011); Underground Zone (2011); Techno: ritmi afrofuturisti (2018).
Vincenzo Susca dirige il Dipartimento di Sociologia dell’Università Paul-Valéry di Montpellier, dove insegna Mediologia e Sociologia dell’immaginario. È autore di vari libri, tradotti in diverse lingue, tra cui: À l’ombre de Berlusconi (2006); Ai confini dell’immaginario (2006); Ricreazioni (2009); Gioia tragica (2010); Les affinités connectives (2016).
Per i tipi di Mimesis i due autori hanno scritto: Pornocultura (2016), pubblicato altresì in francese, portoghese e spagnolo.
Stefania Guglielmo - lintelletualedissidente.it, 19 novembre 2020
"Un oscuro riflettere: Black Mirror e l'aurora digitale di Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca"
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Celia Guimaraes - www.rainews.it, 17 ottobre 2020
"Il senso di Black Mirror per il coronavirus"
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Corriere Fiorentino - 9 ottobre 2020
"Carnet"
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intoscana.it, 10 ottobre 2020
“ ‘Un oscuro riflettere’ “
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La Nazione Pisa, 8 ottobre 2020
" 'If 2020' tra ghiacciai, libri e Fibonacci"
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Eugenio Giannetta - Avvenire, 3 ottobre 2020
"Questo tempo sospeso"
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Media 2000, 5 giugno 2020
“Covid-19: oltre la fantascienza di Dick, Orwell e Black Mirror"
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Francesco Galofaro - Ocula - Occhio semiotico sui media, 25 maggio 2020
“contrAppunti”
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Gioacchino Toni - carmillaonline.com, 28 aprile 2020
"Nemico (e) immaginario. Linee di fuga e conflitto oltre l’oscuro riflettere di Black Mirror"
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Enzo Mansueto - Corriere del Mezzogiorno, 7 aprile 2020
"«Black Mirror», dacci oggi la nostra distonia quotidiana. La serie di culto brittanica"
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Ilaria Palomba, Suite italiana, 7 aprile 2020
“Riflessioni su Un oscuro riflettere”
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Aldo Fattori - losguardoditiresia.blogspot.com, 25 marzo 2020
’Appunti su “Un oscuro riflettere. Black Mirror e l'aurora digitale”’
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Antonella Gaeta - La Repubblica - Ed.Bari, 28 febbraio 2020
“Noi, oscuro riflesso nel specchio nero”
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Livio Partiti - ilpostodelleparole.it, 22 marzo 2020
“Un oscuro riflettere”
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Gioacchino Toni - carmillaonline.com, 19 marzo 2020
“Nemico (e) immaginario. Happycrazia e barlumi di rabbiosa umanità”
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Internazionale, 14 febbraio 2020
"Ricevuti"
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Gabriele Ottaviani - convenzionali.wordpress.it, 16 gennaio 2020
"Un oscuro riflettere"
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