
Aleksandr Lurija
La scimmia, l’uomo primitivo, il bambino
Studi sulla storia del comportamento
Uscito originariamente in Russia nel 1930, La scimmia, l’uomo primitivo, il bambinofu accolto in patria da moltissime critiche e ritirato dal mercato nel giro di alcuni mesi. L’opera di Vygotskij e Lurija attingeva a piene mani da una bibliografia straniera classificata come “borghese” e per questo inaccettabile. Scopo del saggio era definire i fondamenti del comportamento propriamente umano, mettendo a fuoco i rapporti tra scimmia e uomo. E proprio l’aver accostato scimmia, uomo primitivo e bambino destò immediatamente obiezioni nella comunità scientifica russa, in particolar modo negli ambienti legati alla censura e vicini al governo. Eppure questa opera – che raccoglie tre saggi di psicologia sul comportamento della scimmia antropoide, dell’uomo primitivo e del bambino – esprime alcuni interrogativi di grande rilevanza teorica, differenziandosi radicalmente dagli approcci tradizionali e rileggendo in maniera critica le ricerche più innovative dell’epoca nel campo delle scienze limitrofe, dall’antropologia culturale e l’etnografia alla psicoanalisi e la semiotica.
Lev Vygotskij (1896 – 1934), laureatosi in Giurisprudenza e contemporaneamente in Filosofia e Materie letterarie, non poté terminare, per le precarie condizioni di salute, gli studi medici. Dal 1915 al 1927 si è occupato di critica letteraria, psicologia dell’arte e applicazione della psicologia nell’educazione; ha ricoperto cariche di prestigio, tra cui quella di direttore del laboratorio di Psicologia all’Accademia dell’educazione comunista. Si è inoltre occupato di tematiche psicologiche legate all’antropogenesi, con particolare riferimento alle emozioni.
Aleksandr Lurija (1902 – 1977), medico e psicologo, è considerato il fondatore della neurolinguistica, alla quale dedicò vita e attività professionale in campo clinico-medico neuroriabilitativo. Propose una concezione innovativa del problema della localizzazione delle aree cerebrali e si specializzò nella cura delle alterazioni conseguenti a lesioni cerebrali. Alla collaborazione con Vygotskij risale la scoperta degli strumenti neurolinguistici da applicare nella clinica medica.
Maria Serena Veggetti è docente di Psicopedagogia della comunicazione alla “Sapienza” di Roma (già professore ordinario di Psicologia generale) e membro dell’Accademia Russa dell’Istruzione. Si occupa di processi cognitivi in relazione ad attività di apprendimento e sperimentazione di modelli di pensiero strategico in diversi periodi evolutivi, apprendimento controllato secondo metodologie psicodidattiche, pensiero teorico-dialettico e logico-formale, riflessione metacognitiva.
Marco Mazzeo - Alias - Il Manifesto, 10 maggio 2020
“Tecnica e magia. Due strategie di dominio del se?”
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