
L’arte simbolica costituisce una fonte ricchissima per sensibilizzare il nostro sguardo sul mondo. In questo volume, adottando il riferimento analogico alle tre principali fasi dell’opera alchemica, nigredo, albedo e rubedo, si cerca di esemplificare – con riferimenti al campo dell’arte, del cinema, della musica e della poesia – il viaggio che ciascuno di noi tenta di effettuare per raggiungere una comprensione unitaria dell’interiorità ed esteriorità dell’esperienza vivente. Da Soutine a Jouve, da Valls a Ozon, da Penderecki a Hughes e altri, un’immersione nella tessitura immaginale che i grandi artefici moderni e contemporanei dell’opus artistico ci hanno donato per affinare il nostro sguardo e il nostro esserci.
Paolo Mottana è professore di Filosofia dell’educazione e di Ermeneutica della formazione e pratiche immaginali all’Università di Milano-Bicocca. Insieme a Romano Màdera dirige il Master in Culture simboliche per le professioni dell’arte, dell’educazione e della cura. Per i tipi di Mimesis ha pubblicato, tra gli altri, L’arte che non muore (2010), Piccolo manuale di controeducazione (2012) ed Elogio delle voluttà (2019).