
Thomas More
Utopia
Introduzione di: Roberto Mordacci
Collana: Biblioteca di filosofia della storia
2020, 514 pp.
ISBN: 9788857564067
Vi è oggi una forte ripresa di interesse per il pensiero utopico, anche in risposta al declino delle ideologie e come alternativa agli scenari distopici del Novecento. Per questo motivo, proporre una nuova edizione di Utopia di Thomas More, ampiamente commentata e con il testo latino a fronte tratto dall’edizione critica di Cambridge, significa restituire il materiale originale all’esercizio dell’immaginazione utopica di cui abbiamo bisogno. Pubblicata nel 1516, Utopia tratteggia la descrizione di un’isola retta da istituzioni giuste, i cui cittadini vivono felicemente. Non una città ideale, ma una repubblica “ottima”, come scrive Thomas More, in cui sono anzitutto l’eguaglianza, la libertà, la tolleranza e la condivisione dei beni a definire la vita sociale. Un testo attualissimo, che ci ricorda come il desiderio di giustizia sia alla radice di ogni sensato progetto politico.
Thomas More (1478-1535) fu fine umanista, avvocato, diplomatico e Lord Cancelliere d’Inghilterra durante il regno di Enrico VIII. Oltre a Utopia, la sua opera più nota e influente, scrisse fra l’altro una Storia di re Riccardo III, che ispirò Shakespeare, il Dialogo sulle eresie e il De tristitia Christi, testimonianza della sua detenzione nella Torre di Londra. Fu giustiziato per non aver voluto riconoscere l’Atto di Supremazia, con cui Enrico VIII si proclamò capo della Chiesa d’Inghilterra.
Armando Torno - Il Sole 24 Ore, 24 gennaio 2021
"L'utopia di uno Stato senza serrature"
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Ivana Margarese - vocidallisola.it, 14 gennaio 2021
"Utopia di Thomas More"
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Davide Gianluca Bianchi, Avvenire, 13 gennaio 2021
"Thomas More e il mondo nuovo ancora da trovare"
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Maurizio Ferrera, La Lettura (Corriere della Sera), 3 gennaio 2021
"Utopia"
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Nuccio Ordine, La Lettura (Corriere della Sera), 3 gennaio 2021
"Viaggio sull'isola degli eguali"
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Il Fatto Quotidiano, 2 gennaio 2021
"Segnalazione"
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