
St. Bridget è un angolo di quartiere a Sud di Manhattan che confina, a ponente, con la chiesa sconsacrata di St. Mark, nei cui pressi – in piena temperie modernista – fu inaugurata una “poesia in performance” che ha trovato il suo sviluppo naturale nelle odierne sfide di slam poetry.
Inni di St. Bridget è il taccuino di annotazioni liriche raccolte da Bill Berkson e dal poeta e curatore del MoMA Frank O’Hara sui luoghi da loro frequentati negli anni della Guerra fredda.
Composto a quattro mani, questo divertissement lirico muove dall’Inno al campanile sbilenco e – anche architettonicamente – non allineato della chiesa cattolica irlandese su cui dava il piccolo appartamento di O’Hara. Le loro “improvvisazioni” poetiche generano una serie di narrazioni disarmoniche che trovano la forma ora di una recensione teatrale, ora di un burrascoso carteggio tra fratellastri, fino a quella scheggia di romanzo erotico redatto, con la partecipazione di Patsy Southgate, secondo uno spirito decisamente avverso a ogni censura.
Nel DVD allegato, Daniele Pomilio documenta in stile videoartistico la visita di Bill Berkson all’Art Park di Verzegnis e il racconto del suo incontro creativo con quella che è ritenuta la voce più significativa dei New York Poets.
Daniela Daniele insegna Lingua e letteratura angloamericane all’Università degli Studi di Udine. Il suo interesse per la fiction postmoderna americana l’ha portata di recente a indagarne le intersezioni con la coeva sperimentazione poetica. Su questo tema ha curato un quaderno di “Zeta” dedicato alle prose liriche di Mary Caponegro (2017).
Antonella Francini, L'Indice dei libri del mese, 4 giugno 2021
"Fare con questo e con quello"
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Marco Fazzini, Alias Domenica (Il Manifesto), 7 marzo 2021
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