
La negazione si dice in molti modi, ma la sua polisemia non è mai stata esplorata adeguatamente. Il primo obiettivo di questa ricerca consiste perciò nel determinare i diversi significati della negazione come operatore logico, distinguendo subito tra il “no” e il “non”. Ciò è possibile soltanto se si riconosce il pluralismo degli stili di pensiero, che alcuni filosofi (da Hegel a Heidegger) hanno affermato, pur non giungendo a quel grado di precisione concettuale che è indispensabile.
Non esiste pensiero senza stile. L’identità esiste solo nel conflitto modale tra coincidenza e non-coincidenza. Il “non” oltrepassante è la meta più autentica del desiderio di essere. In queste tre tesi si può riassumere una ricerca che s’ispira costantemente alla logica dei correlativi, vale a dire l’impensato della filosofia occidentale.
E il Nulla? È il nome ontologico del “non”, come qui defi nito. Ha un signifi cato verbale, e si apre agli eventi della nientifi cazione. Immergersi in possibilità nientificanti appare così la vocazione più alta per coloro che appartengono alla condizione umana.
Giovanni Bottiroli insegna Teoria della letteratura all’Università degli Studi di Bergamo. Tra le sue pubblicazioni: Le incertezze del desiderio. Scritti brevi su strategia e seduzione (2005), Che cos’è la teoria della letteratura. Fondamenti e problemi (2006), La ragione flessibile. Modi d’essere e stili di pensiero (2013).
Andrea Nicolini, Agalma, 2 luglio 2021
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