
I linguaggi del potere
Atti del Convegno internazionale di studi (Ragusa Ibla, 16-18 ottobre 2019)
I linguaggi del potere
Atti del Convegno internazionale di studi (Ragusa Ibla, 16-18 ottobre 2019)
Nel convegno I linguaggi del potere – di cui si raccolgono qui gli atti – si è inteso ripensare un’antica questione, il rapporto tra linguaggi, letteratura e potere, muovendo da indicazioni metodologiche – quelle di Michel Foucault – ancora molto vitali e provando a verificarne l’efficacia a una cinquantina d’anni di distanza in un contesto culturale e sociale molto cambiato, imprevedibilmente (o fin troppo prevedibilmente).
Studiosi di filosofia teoretica, del linguaggio e della politica, di storia, linguistica inglese, tedesca e francese, di letteratura italiana, francese, tedesca, spagnola, polacca, di filologia germanica e romanza, provenienti da generazioni e aree geografiche diverse, hanno affrontato autori, testi, questioni, sintomi e indizi molto diversi, già studiati (da Boccaccio a De Roberto a Pasolini e Sciascia), da rinverdire o da esplorare ex novo (dal politicamente corretto a Patrick Modiano, dai social media a Foucault stesso).
Felice Rappazzo ha insegnato Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Catania. I suoi interessi si sono rivolti a vari autori del Novecento, soprattutto di tendenze moderniste e sperimentali, nella poesia e nella prosa, alla traduzione, ad alcune questioni di teoria letteraria e, negli ultimi anni, a Verga e alla tradizione del realismo.
Giuseppe Traina insegna Letteratura italiana presso l’Università di Catania. Si è occupato in monografie, saggi, curatele e in interventi a convegni di diversi autori e problemi della letteratura italiana fra il Trecento e il Novecento, con particolare attenzione alla novellistica, a D’Annunzio, De Roberto, Sciascia, Ripellino, Consolo, Bufalino.