Armando Rotondi

La romania di Ceaușescu tra farsa e tragedia

Il sentimento tragico della Storia

Informazioni
Collana: Filosofie del teatro
2020, 144 pp.
ISBN: 9788857565743
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Sinossi

La tragedia rappresenta uno dei più vasti ambiti di interesse e di indagine dal punto di vista letterario, teatrale e filosofico. Questo volume ricerca, nello specifico, un possibile “sentimento tragico della Storia”, ispirandosi a Miguel de Unamuno. Si guarda a Karl Marx, quindi alla Storia come “tragedia” nell’interpretazione di Arnold Toynbee e di Oswald Spengler, alla dialettica tra tragedia e Storia di Lucien Goldmann – e György Lukács –, sino alla “tragedia del popolo” di Orlando Figes. Attraverso la definizione della Storia come tragedia e farsa, si procede a una doppia lettura di un contesto storico delimitato, quello della Romania di Nicolae ed Elena Ceaus?escu, identificando gli atti attraverso cui la tragedia della Storia si struttura, per poi ripresentarsi sotto forma di farsa. In particolare, si considerano la forma della farsa e il teatro delle minoranze magiare in Romania, capaci di rileggere la tragedia della Storia attraverso testi con elementi religiosi o di puro Assurdo, sino al ripresentarsi della Storia e dell’ideologia nella farsa di autori romeni come Sta?nescu, che fanno propri alcuni elementi della “revenge parody” a fine quasi catartico, nel re-enactment dello svizzero Milo Rau, nei documentari di Andrei Ujica, o nei lavori di Matei Vis¸niec e Norman Manea.

 Armando Rotondi è Associate Professor in Performance theory e presidente del corso di laurea magistrale in Teatro presso l’Institute of the Arts Barcelona – Liverpool John Moores University. Ha svolto attività di ricercatore in visita presso l’Università di Bucarest e l’Istituto Romeno di Cultura. Ha insegnato nelle Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e “Federico II”, all’Università degli Studi di Verona e alla Nicolaus Copernicus University di Torun´ (Polonia). Come ricercatore in visita ha lavorato alla Comenius University di Bratislava (Slovacchia). È curatore della sezione “Theatre and Adaptation” per The Theatre Times (New York) e tra i Project Leader del progetto “Make a Move”, finanziato dal programma Europa Creativa. È stato relatore in più di quaranta convegni internazionali e ha pubblicato più di quaranta tra saggi in volume e articoli scientifici. Tra le sue monografie: Roberto Bracco e gli “–ismi” del suo tempo (2010), Eduardo De Filippo tra adattamenti e traduzioni nel mondo anglofono (2012), “Il nome della rosa” a teatro. Aspetti scenico-letterari di “Numele Trandafirului” da Umberto Eco a Grigore Gont¸a (2015). Al teatro romeno ha dedicato diversi studi presentati in convegni internazionali; sull’argomento collabora stabilmente con l’Università di Craiova.

Recensioni

www.orizzonticulturali.it, 03/03/2022
Sulla Romania di Ceaușescu tra farsa e tragedia
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