
Povertà educativa: che fare?
Analisi multidisciplinare di una questione complessa
La problematica sociale della povertà educativa mette in scena la concomitanza di diversi fattori e variabili che difficilmente consentono una lettura univoca ed esaustiva, ma è sempre dall’unione feconda di tutti i saperi coinvolti e delle diverse, seppur simili, sensibilità, che è possibile offrire soluzioni, nella sinergia fra interventi educativi e interventi sociali direttamente coinvolti nella dimensione prassica delle risposte operative da mettere sul campo nel tentativo, ancora urgente, di porre un limite a un fenomeno non nuovo, ma sul quale si sono ormai maturate le giuste consapevolezze sia sul piano politico ed economico, sia su quello educativo e sociale. Che fare, dunque? Dai diversi contributi è emersa una necessità operativa impellente, il richiamo all’azione precoce di contrasto, a interventi integrati a livello nazionale e territoriale che possano arginare, ridurre e compensare lo svantaggio educativo, la cui correlazione con l’aspetto economico non può essere sottaciuta, benché non rappresenti l’unica causa.
Luana Di Profio (Pescara, 1976) è ricercatrice di Pedagogia generale e sociale (M-Ped/01) presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti- Pescara. I suoi interessi di ricerca si muovono intorno ai temi dell’educazione interiore e della pedagogia introspettiva, educazione al pensiero, pedagogia della marginalità e della devianza, pedagogia penitenziaria, relazione di aiuto, viaggio di formazione ed educazione estetica, unitamente alle varie declinazioni della pedagogia sociale, come l’attenzione alla povertà educativa e lo svantaggio socio-economico-culturale.