Attilio Bruzzone

Siegfried Kracauer e il suo tempo (1903-1925)

Il confronto con Marx, Simmel, Lukács, Bloch, Adorno, alle origini del pensiero critico

Informazioni
Collana: Varchi
2020, 934 pp.
ISBN: 9788857572321
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Sinossi

Figura elusiva e inclassificabile, relegata ai margini della cultura del secolo scorso e smarrita negli interstizi tra le discipline (filosofia, sociologia, psicologia, Kulturkritik) con cui il suo ingegno nomade si misurò senza requie, Siegfried Kracauer (1889-1966) è oggi, a tutti gli effetti, un autore noto ma, anche per questo, poco conosciuto. Il presente studio è dedicato alla prima fase (1903-1925) – più oscura, ma non perciò ininfluente – del convulso itinerario intellettuale di questo pensatore proteiforme, che fu altresì maestro e amico intimo di Theodor W. Adorno. Dalla prospettiva inedita della minuziosa analisi critica dell’opera giovanile di Kracauer, si intraprendono molteplici incursioni, altrettanto critiche, nei territori della filosofia (ebraico-)tedesca e della storia di quegli «anni decisivi». Al centro del libro è, infatti, il periferico «sentiero interrotto» di Siegfried Kracauer e il suo tempo, che conduce a un serrato confronto con Marx, Simmel, Lukács, Bloch, Adorno, nel quale si ravvisano le origini del pensiero critico. Di qui il compito di penetrare nel cuore della cultura filosofica della Germania del Novecento, pensandola dialetticamente per costellazioni e delineandone un quadro variegato quanto rigoroso. 

Attilio Bruzzone, dottore di ricerca in Filosofia teoretica presso l’Università di Genova, insegna Filosofia e Storia nei Licei. Co-curatore di cinque miscellanee, nonché autore di numerosi saggi in volume e in riviste specializzate, ha dedicato la monografia Georg Simmel e il tragico disincanto (Milano-Udine 2010) allo studio del pensiero tedesco di ispirazione marxiana. All’attività filosofica e didattica coniuga quella musicale con i progetti port-royal e diamat, con cui ha pubblicato dieci album e cinque EP apprezzati a livello internazionale.