
Nicodemo a San Pietroburgo
Dostoevskij, due donne e la laicità della grazia
Osservando e ascoltando i personaggi di Delitto e castigo – Sonja e Lizaveta, soprattutto, ma anche Raskol’nikov, Marmeladov e Katerina Ivanovna – l’autore ne coglie i legami con alcune tematiche attuali, in una riflessione tanto intima e personale quanto radicata nei temi portanti della “mitobiografia”. Sonja sembra delineata da Dostoevskij a partire dal Cristo giovanneo e dal “Cantico del servo sofferente” di Isaia; il dialogo tra lei e Raskol’nikov riecheggia quello tra Gesù e Nicodemo; Lizaveta e il Vangelo che proprio lei ha donato a Sonja (Lizaveta è la seconda vittima di Raskol’nikov, che nemmeno ricorda di averla uccisa) sono il cuore della narrazione di Dostoevskij. Ne emergono la possibilità di una piena libertà dalla colpa e dal male come destino, il superamento dell’immaginario paterno legato al divino, la concretezza quotidiana del bene e del perdono. Una grazia “laica” appare come sostanza del mondo, o meglio: come sua e nostra modalità di esistenza possibile.
Lorenzo Gobbi (Verona 1966) si sta formando presso la Scuola in Analisi biografica a orientamento filosofico “Philo” di Milano. Ha pubblicato la raccolta di poesie La gioia è un turbine di quiete (2015), i romanzi Emily e il vento e Stella dei volti, nonché diversi saggi, tra i quali ricordiamo: L’albero coricato. L’intimità, il tempo e il desiderio: il Cantico dei cantici di Marc Chagall (2016) e Lessico della gioia (2019). Ha tradotto Rilke e altri autori, tra cui Etty Hillesum. Nel 2012 l’Accademia Mondiale della Poesia dell’Unesco gli ha conferito il Premio “Catullo”.
doppiozero.com, 01/09/2021
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