“Questo luogo d’incrocio d’ogni vento e assalto”
Vincenzo Consolo e la cultura del Mediterraneo, fra conflitto e integrazione
“Questo luogo d’incrocio d’ogni vento e assalto”
Vincenzo Consolo e la cultura del Mediterraneo, fra conflitto e integrazione
La pubblicazione delle opere di Vincenzo Consolo nei Meridiani ne ha sancito definitivamente la statura di “classico”, di scrittore destinato a restare fra i grandi del secondo Novecento. La sua scrittura nasce da una vocazione implacabile, tutta tesa verso un’idea di letteratura come linguaggio tanto denso da sfidare la consistenza stessa del reale. In questa prospettiva, Consolo assegna alla letteratura una missione insieme impossibile e necessaria, non solo estetica ma anche etica e politica. Per tutta la vita egli ha parlato quasi solo della Sicilia: ma la sua Sicilia deve essere collocata nel più ampio scenario del Mediterraneo, di uno spazio dove da millenni le civiltà e le culture di tre continenti si sono mescolate, integrate e scontrate. La straordinaria ricchezza multi-linguistica e multi-culturale del Mediterraneo diventa così una prospettiva privilegiata attraverso cui Consolo legge la storia e la realtà. Non a caso egli è stato capace di cogliere già negli anni Ottanta le dinamiche della migrazione, denunciando subito le tragedie del mare nel Canale di Sicilia e non solo. I saggi contenuti nel presente volume studiano in profondità, da molte prospettive, i modi in cui Consolo ha indagato e rappresentato la dimensione mediterranea, permettendoci di capire meglio una realtà composita, che mette in questione ogni semplificazione identitaria. Le sue pagine ci aiutano a fare i conti con la profondità del nostro passato, la complessità del presente e le grandi questioni del prossimo futuro.
Il libro raccoglie le relazioni del Convegno di cui sopra. Questi gli autori e i titoli di massima degli interventi: Gianni Turchetta (Università di Milano), Introduzione; Dominique Budor (Université Sorbonne Nouvelle), «Gli inverni della storia» e le «patrie immaginarie»; Sebastiano Burgaretta (Avola, SR, etnologo e docente), L’illusione di Consolo tra metafora e realtà; Miguel Angel Cuevas (Universidad de Sevilla), Due inediti e altre questioni consoliane a proposito del tempestosisissimo Stefano D’Arrigo; Rosalba Galvagno (Università di Catania), Il «mondo delle meraviglie e del contrasto». Il Mediterraneo di Vincenzo Consolo; Salvatore Maira (Roma, scrittore e regista), Parole allo specchio; Nicolò Messina (Universitat de València), Cartografia delle migrazioni in Consolo; Daragh O’Connell (University College Cork), La notte della ragione. Fra poetica e politica in Nottetempo, casa per casa; Marina Paino (Università di Catania), L’isola degli scrittori ulissidi; Carla Riccardi (Università di Pavia), Da Lunaria alle Pietre di Pantalica: fuga e ritorno alla storia?; Irene Romera Pintor (Universitat de València), All’ombra di Vincenzo Consolo: esperienze a confronto; Corrado Stajano (Milano, giornalista e scrittore), Vincenzo Consolo: storia di un’amicizia; Giuseppe Traina (Università di Catania), Il tema arabo-mediterraneo nell’opera di Consolo.