
Jacques Derrida
«Il faut bien manger» o il calcolo del soggetto
Jacques Derrida, in un dialogo-intervista con Jean-Luc Nancy, tratteggia la questione del “soggetto” o meglio della figura che è attribuita del nome di “soggetto”, dopo la critica filosofica del novecento. Derrida compie una panoramica sui vari autori nei quali tale categoria è ancora centrale o quantomeno soggiacente al proprio sistema di pensiero. L’istantanea del filosofo franco-algerino mette in rilievo il paradigma del “soggetto” umano confrontato con quello del “soggetto” animale/animato in generale, rilevandone vicinanze e differenze. L’analisi arriva a mettere in discussione l’unicità, la non-dividualità e il privilegio antropocentrico del soggetto-essere umano. Tutto ciò legato alla dinamica introiettiva del “cibarsi di”, del mangiare “chi” o “cosa”.
Jacques Derrida (El Biar 1930 – Parigi 2004) è uno dei più importanti filosofi contemporanei. Il suo pensiero rimane celebre come cardine di quel gesto filosofico che nel novecento è stato definito “decostruzione”, vale a dire una rivoluzionaria pratica filosofica volta a rilevare le fratture interne a quella che l’autore francese chiamava la “metafisica della presenza” e a lasciare che da esse si liberasse una torsione inedita ed inattuale del pensiero. Per le edizioni Mimesis troviamo: Il tempo degli addii (2006), Incondizionalità e sovranità (2008), Al di là delle apparenze (2010), Firmatoponge (2010), Avances (2010).