Jean Laplanche

Hölderlin e la questione del padre

1961

Informazioni
A cura di: Alberto Luchetti

Collana: Laplanchiana
2021, 200 pp.
ISBN: 9788857575056
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Sinossi

La personalità di Hölderlin, poeta-folle, per il suo carattere eccezionale esige che in un unico movimento si comprenda la sua opera e la sua evoluzione verso la follia. In più di un momento si propone ad Hölderlin la via più diretta della psicosi, dell’essere- psicotico, ma il Poeta riapre, apre la questione. Sicuramente è la questione del padre, di cui tenta di raccogliere i frammenti “caduti da un disastro oscuro”: un fenomeno non sconosciuto nella schizofrenia. Riapre l’assenza del padre? Sì, ma non per designare in questa assenza l’origine dei suoi mali; bensì per indicare che solo questo “difetto” può “aiutarlo”. La poesia e il mito hölderliniani tentano disperatamente di instaurare questa sorta di terzo polo, come carico di una energia negativa. Funzione molto precaria, ma che per un certo tempo mantiene aperto ciò che nella maggior parte degli psicotici si è chiuso in un modo di essere. Hölderlin, poeta perché apre la schizofrenia come questione, apre questa questione perché poeta.

Jean Laplanche (1924-2012), agrégé di filosofia, psichiatra, psicoanalista, è stato tra i fondatori dell’Association Psychanalytique de France e professore alla Sorbona (Università Parigi VII). Direttore scientifico delle Œuvres complètes de Freud – Psychanalyse, di collane psicoanalitiche e della rivista “Psychanalyse à l’université”, è autore di molti importanti contributi e numerosi libri, tra i quali, con J.-B. Pontalis, la fondamentale Enciclopedia della psicoanalisi (1968).

Recensioni

Davide D’Alessandro, huffingtonpost.it, 26 aprile 2021
“Laplanche, Hölderlin e la questione del padre”
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