
Guardare chi guarda nasce dalla scoperta di un’assenza. Contrariamente all’attenzione teorica insistente che gli artisti e le opere d’arte hanno ricevuto a partire dal XVIII secolo, è sorprendente notare la limitata attenzione che, da parte della storia dell’arte e della teoria estetica, è stata data all’analisi della fruizione e degli spettatori, quasi invisibili e sconosciuti nella nostra contemporaneità. Quali sono i fattori sociali, culturali e filosofici che hanno dato allo spettatore – agli spettatori – la loro unicità e complessità e anche la loro irriducibilità alla semplice concettualizzazione più o meno schematica? Lo spettatore viene analizzato in queste pagine cercando l’equilibrio tra la genesi delle sue variazioni costitutive e l’identificazione delle sue caratteristiche persistenti.
Luis Puelles Romero è ordinario di Estetica e Teoria delle Arti all’Università di Malaga. È stato visiting professor presso numerosi atenei, tra cui l’Universidad de Guanajuato in Messico, l’Université de Reims in Francia e la St. John’s University di New York. Direttore del gruppo di ricerca “Poetiche della finzione nelle arti contemporanee”, è anche autore di numerose monografie e di una serie consistente di articoli tradotti in varie lingue. Ha pubblicato, tra gli altri: La estética de Gaston Bachelard (2002), El desorden necesario. Filosofía del objeto surrealista (2005), Honoré Daumier. La risa republicana (2014), Imágenes sin mundo. Modernidad y extrañamiento (2017), Mítico Manet. Ideologías estéticas en los orígenes de la pintura moderna (2019) e El asalto a la belleza. En torno a una estética de lo grotesco (2019).