
Traduzione di: Roberto Berardi
Collana: Fuori collana
2021, 330 pp.
ISBN: 9788857577074
Con questo classico, Michel Serres si accosta alla storia per mettere in discussione le teorie sulla violenza e sul sacrificio avanzate dall’amico René Girard. A partire dall’opera di Tito Livio Ab Urbe condita, Serres si interroga da filosofo sulle origini della vita collettiva, ripensando alla fondazione di Roma per descriverne la storia intrisa di violenza e di sangue. Ma anche per proporre una teoria della “genesi” alternativa alla nascita violenta delle comunità umane. Un lavoro decisivo che, interpretando ciò che si cela tra le fondamenta della Città Eterna, opera un’originale riflessione sulla storia e sull’antropologia.
Michel Serres (Agen 1930 – Vincennes 2019), filosofo, membro dell’Académie française, ha insegnato alla Sorbona e alla Stanford University. Tra i suoi saggi in traduzione italiana ricordiamo: Lucrezio e l’origine della fisica (1980), Genesi (1988), L’ermafrodito: Sarrasine scultore (1989), Il contratto naturale (1991), Le origini della geometria (1994), Il mal sano (2009), Tempo di crisi (2010), Non è un mondo per vecchi (2013), Il mancino zoppo (2016), BioGea (2016), Darwin, Napoleone e il samaritano (2017), Hergé mon ami (2017), Contro i bei tempi andati (2018) e Morale per disobbedienti (2019). Nel 2014 gli è stato conferito il Premio Nonino.
Avvenire, 27/03/2022
L'origine di Roma riletta da Serres
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doppiozero.it, 20/01/2022
Michel Serres, Roma. Il libro delle fondazioni
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