Israele, marzo 1989. Danilo Kiš intervista, per un documentario diretto dall’amico Aleksandar Mandić, due donne ebree jugoslave: Jenny Lebl ed Eva Nahir. Jenny, all’epoca dell’occupazione tedesca della Jugoslavia, è arrestata, torturata e ben presto trasferita in una prigione della Gestapo. ll 20 aprile 1945 – il giorno del compleanno di Hitler – viene condannata a morte. Ma i russi sono ormai alle porte di Berlino e nel lager avviene un vero e proprio miracolo: “Siete libere!”, le parole più belle mai sentite pronunciare in tedesco. Tornata a Belgrado si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza e inizia a collaborare con il rinomato quotidiano “Politika”. Sembra che tutto vada finalmente per il meglio quando, dopo aver raccontato una barzelletta su Tito, Jenny è arrestata e condotta nel campo di prigionia dell’Isola nuda (Goli otok), dove rimarrà dall’aprile 1949 all’ottobre 1951. Dopo infinite umiliazioni Jenny, una volta liberata, emigrerà in Israele, dove, nella primavera del 1986, avviene l’incontro con un’altra ex detenuta di Goli otok, Eva Nahir, e con Danilo Kiš, che decide di raccontare la loro storia.

Nybramedia, 05/02/2022
La vita nuda
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Avvenire, 06/01/2022
Danilo Kis con occhi di bambino dentro gli orrori dei lager di Tito
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Fahrenheit (Radio Tre), 31/12/2021
Fahrenheit S2021
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Diva e donna, 22/12/2021
Divi che leggono
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pulplibri.it, 29/11/2021
Danilo Kiš, Aleksandar Mandić / due donne prigioniere di Tito
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Robinson (La Repubblica), 23/10/2021
Prigioniere di Tito
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Osservatorio Balcani e Caucaso, 14/10/2021
La vita nuda, in nome di tutti quelli che soffrono
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