
Mario Cresci sperimenta la coesistenza tra scrittura e immagine in questa preziosa opera che racchiude ottanta disegni – quali sono i suoi anni – tratti da fotografie realizzate dall’autore dagli anni Sessanta a oggi.
Se gli “scaraboti” prodotti da Canaletto nel XVIII secolo rappresentano per l’artista le “matrici” prospettiche funzionali ai suoi dipinti, nel libro di Cresci si assiste a un’inversione del processo, con il trasferimento delle immagini in segni-disegni suggeriti dalle stampe fotografiche. Da qui il fraseggio con la scrittura, anch’essa evocativa e non descrittiva, che affronta i principali snodi biografici e critici della sua attività.
L’inserimento del QR code, alla fine del libro, consentirà al lettore di “vedere” o “non vedere” le fotografie da cui sono stati ricavati i disegni
Fotocrazia (repubblica.it), 04/03/2023
Parlare delle fotografie, parlare con le fotografie
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Bresciaoggi, 09/01/2023
Cresci, lo scatto diventa disegno,
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Avvenire, 28/12/2022
Mario Cresci e il graffito che segue lo scatto
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doppiozero, 21/12/2022
Mario Cresci, la matita di un fotografo
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Domenica (Il Sole 24 Ore), 18/12/2022
Mario Cresci ispirato dagli "scaraboti" di Canaletto
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tutte quelle cose, 16/12/2022
La coscienza di Cresci
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Lampoon, 29/11/2022
Matrici. L’incertezza del vero, Mario Cresci non smette di sperimentare
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Arte, 28/11/2022
I libri
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Il Manifesto, 08/11/2022
L'incertezza del vero, sguardi e parole di un etnografo-artista
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Il posto delle parole, 22/10/2022
Mario Cresci "Matrici"
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Radio Radicale, 18/10/2022
Intervista a Mario Cresci sul suo libro "Matrici. L'incertezza del vero"
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Qui comincia (Radio Tre), 27/09/2022
Mario Cresci, 'Matrici' (Mimesis)
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Artribune, 18/09/2022
6 nuovi libri da leggere. Dalla metropoli del futuro alle città disumane
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