
Secondo Barthes, il gesto del puntare è il principio essenziale del documento visivo, e proprio da tale assunto ha origine questo corrosivo saggio sulla fotografia composto da fotografie.
Fontcuberta, tra i più grandi fotografi e critici viventi, riflette sulla condizione crepuscolare della fotografia a partire da alcune critiche al pensiero canonico di Roland Barthes. Per il filosofo francese, ogni fotografia ci indica che “questo è stato” (ça-a-été), un messaggio generico ed essenziale che però oggi non basta più: occorre infatti risolvere la fastidiosa indeterminatezza di ciò che intendiamo con “questo”. Se tutta la fotografia non è altro che il risultato di diverse operazioni di “posa”, cioè di teatralità, vale la pena chiedersi se la macchina fotografica possa in effetti confrontarsi con una realtà “reale” o se la sua missione si limiti alla sola descrizione di un set.
Internazionale, 26/05/2023
Ricevuti
Leggi la recensione
Fahrenheit (Radio Tre), 21/05/2023
Speciale in diretta dal Salone del libro di Torino | #3
Leggi la recensione
Qui comincia (Radio Tre), 16/05/2023
Joan Fontcuberta, 'Contro Barthes'
Leggi la recensione
Pagina Tre (Radio Tre), 15/05/2023
Cartoline dal mondo
Leggi la recensione
Il Sole 24 Ore, 14/05/2023
Fonctuberta punta l'indice sulla verità
Leggi la recensione
Radio Sapienza, 19/04/2023
Contro Barthes: la concezione sbagliata della fotografia secondo Joan Fontcuberta
Leggi la recensione
doppiozero.it, 19/04/2023
Fontcuberta contro Barthes
Leggi la recensione
Tuttolibri, 15/04/2023
Qui mio padre facchino mi ha violentata e lo dico a tutti in una fotografia
Leggi la recensione