Gabriele Piana, Giuseppe Patella
Bellezza, arte e vita
L’estetica mediterranea di George Santayana
George Santayana è stato annoverato tra i più grandi filosofi americani del Novecento, eppure alla notorietà ed al successo che hanno accompagnato in vita la sua opera sono inspiegabilmente seguiti, dopo la sua morte, l’oblio e la rimozione. Nella sua vasta produzione filosofica in lingua inglese egli ha dedicato diverse opere all’estetica, che occupano una parte centrale all’interno della sua riflessione, la cui importanza per l’interrogazione filosofica contemporanea rimane ancora tutta da scoprire. Il libro si propone di rileggere il pensiero estetico del filosofo ibero-americano, di presentarlo compiutamente per la prima volta al lettore italiano, seguendolo da vicino nelle sue fasi più importanti, di interrogarlo senza preconcetti ed avanzare alcune personali ipotesi interpretative, che possono inoltre fornire degli spunti di riflessione per l’attuale interrogazione estetico-filosofica. Vengono così approfonditi i capisaldi della meditazione di Santayana sulla bellezza, sull’arte e più in generale sulla dimensione del sentire, che un ruolo preponderante occupa all’interno del suo pensiero. L’intento che muove il libro non è certo quello di annunciare il ritorno di un inattuale, quanto piuttosto di far emergere uno sguardo nuovo verso quell’antico sentire mediterraneo cui l’estetica di Santayana fornisce un notevole contributo, facendoci scoprire un’esperienza più ampia del sentire e una visione più articolata della ragione e della vita. Come contributo alla riflessione estetica, in appendice viene presentata, in prima versione italiana, la traduzione dell’importante saggio di Santayana What is Aesthetics?, che sintetizza in maniera quanto mai efficace la sua posizione estetica.
Giuseppe Patella è dottore di ricerca in Filosofia e svolge la propria attività presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Oltre a numerosi saggi ed articoli sulla filosofia e l’estetica moderna e contemporanea, ha pubblicato i volumi: Sul postmoderno. Per un postmodernismo della resistenza (Roma, 1990), Gracián o della perfezione (Roma, 1993), Senso, corpo, poesia. Giambattista Vico e l’origine dell’estetica moderna (Milano, 1995). Ha tradotto e curato l’edizione italiana di George Santayana Il senso della Bellezza (Palermo, 1997). Insieme a Franco Ratto, ha curato il volume Simbolo, Metafora e Linguaggio (Ascoli Piceno, 1998). Collabora a diverse riviste italiane e straniere, è “Corresponding Editor” della rivista americana “Differentia” e redattore capo di “Ágalma”, diretta da Mario Perniola.