Cosa significa simulacro? Cosa dà a intendere questa antica parola che con tanta insistenza incontriamo nei discorsi che riguardano la riflessione sull'arte? Quale ruolo svolge nella comunicazione artistica? A questi interrogativi Pierre Klossowski, con il suo consueto stile di pensiero che rovescia ogni sapere istituzionalizzato, dà una risposta che ci avvia su strade mai battute dalla filosofia. Attraverso la sua esperienza personale chiarisce cosa vuol dire essere un "costruttore di simulacri", un artista posseduto dalla necessità di divulgare un nucleo insondabile, non divulgabile con altri strumenti espressivi. I testi qui presentati, curati da Aldo Marroni hanno il pregio di cogliere il senso di tali problematiche con l'intima profondità che solo un "monomane" come Klossowski poteva donarci.
Pierre Klossowski, romanziere, filosofo e pittore (1905-2001), è stato uno dei maggiori autori francesi del Novecento. È autore di opere letterarie e saggistiche tra cui Le lois de l'hospitalité, Le Baphomet, Le bain de Diane, Sade mon prochain, Nietzsche et le cercle vicieux e La Ressemblance. Di Klossowski, per i tipi di Mimesis sono usciti La moneta vivente (1989) e Il mago del Nord (2001).