Ragione e rivolta
Saggi e interventi 1962-2002
Prefazione di: Toni Negri
Collana: Fuori collana
2005, 339 pp.
ISBN: 9788884832382
Con larghissimo anticipo rispetto al dibattito sul pensiero negativo e sulla Krisis, già agli inizi del suo percorso, Nicola Massimo De Feo si confronta con Kierkegaard, Heidegger e Nietzsche, valorizzandone e discutendone la rivolta esistenziale contro l’ordine borghese, che altre figure ed altri soggetti avrebbero tradotto e fatto esplodere nelle diverse forme della rivoluzione sociale. De Feo approfondisce, in particolare, la vicenda filosofica di Heidegger, liberandola dal suo alone misterico e decifrandola come tormentata presa di coscienza del tragico intreccio tra “ricchezza” e “miseria” cui conduce il combinarsi del capitalismo con le diverse forme di razionalizzazione e di pianificazione del dominio. Ma anche altri grandi esponenti del pensiero contemporaneo vengono attraversati dall’analisi incalzante di de Feo e, fra questi, indubbiamente Marx si attesta ben presto sullo sfondo del suo percorso. Weber e Lukács, d’altra parte, sono assunti da lui come i versanti opposti e complementari al tempo stesso, di una tendenza dominante nella cultura socio-politica del Novecento a costringere la “ragione” e la “rivoluzione” nella presunta alternativa fra capitalismo tecnocratico e socialismo burocratico. Tutto questo conduce de Feo ad una destrutturazione sistematica degli schemi teorici del riformismo borghese e del marxismo ufficiale, e soprattutto ad una ricostruzione instancabile della storia dei movimenti irriducibili alle conciliazioni fra lavoro e capitale, che troppo spesso hanno spinto la radicalità dei bisogni sociali a tramutarsi in violenza distruttiva. La sequenza di saggi e interventi presentati in questo volume copre l’intero arco cronologico dell’esperienza filosofica di de Feo, della quale intende offrire al lettore la possibilità di ricostruire l’ampiezza e la profondità, riscoprendone anche i momenti meno noti.
Nicola Massimo De Feo (1939-2002) ha insegnato per un trentennio Filosofia Morale all’Università di Bari, coniugando costantemente la sua acuta sensibilità filosofica con la radicalità del suo impegno politico. Tra i vari indirizzi della sua ricerca spicca certamente quello che lo ha visto attraversare con padronanza estrema il pensiero filosofico, le teorie sociali e le esperienze rivoluzionarie della Germania contemporanea. Fra i suoi studi più importanti vanno ricordati: Kierkegaard, Nietzsche, Heidegger. L’ontologia fondamentale (Milano 1964); Introduzione a Weber (Bari 1970-1995); Weber e Lukács (Bari 1971); Max Weber (Firenze 1975); Riformismo, razionalizzazione, autonomia operaia. Il Verein für Sozialpolitik - 1872-1933 (Manduria-Bari-Roma 1992); L’autonomia del negativo tra rivoluzione politica e rivoluzione sociale (Manduria-Bari-Roma 1992).