Il sacrificio del Dio-bambino

Edipo e l’essenza del tragico

Informazioni
Collana: Fuori collana
2005, 127 pp.
ISBN: 9788884832467
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Sinossi

Se la tragedia greca classica è sicuramente una delle forme culturali più elevate nella storia dell’uomo, il suo significato autentico resta però ancora uno dei più enigmatici. Che cosa rappresentano, in ultima istanza, le drammatiche peripezie ed il crollo finale dell’eroe tragico? Che senso ha la tragedia come genere artistico ed in che cosa le sue differenti espressioni trovano una ragione unificante ed un principio comune? In una parola, qual è l’essenza del tragico? L’indagine svolta in questo saggio parte dalla figura più emblematica del teatro greco, e cioè dal mito di Edipo, ed attraverso un’analisi dell’Edipo Re e dell’Edipo a Colono di Sofocle porta direttamente alla ritualità originaria da cui la tragedia stessa era sorta, nel cuore cioè del dionisismo arcaico ed in prossimità di quei riti misterici, esoterici ed iniziatici all’interno dei quali appariva preminente l’episodio mitologico dell’assassinio del dio bambino. Qui deve essere riconosciuto il centro nevralgico del sacrificio dionisiaco, il cui contenuto simbolico e cultuale si spande sulla tragedia tutta come un’ineliminabile atmosfera di senso.

 

 

Stefano Peverada è nato a Milano nel 1970. Si è laureato in Estetica presso l’Università Statale di Milano, con la quale collabora. Ha pubblicato presso i nostri tipi: Il canto delle sirene. Protagora e la metafisica (2002) e Nietzsche e il naufragio della verità. Critica, nichilismo, volontà di potenza (2004).