Prima della virtù

È o non è il conflitto l’esperienza a noi più prossima, la stoffa di cui siamo fatti, la dimensione entro cui prende forma l’agire ed entro cui si contrae il pensare? Riconosciamo ancora noi stessi nella condizione di dissidio inaugurata - secondo l’adagio biblico - dalla cognizione del bene e del male e dagli effetti che ne discendono? Intorno a questi problemi, alla loro risonanza etica e politica, Stuart Hampshire si è arrovellato con tenacia costante e continua, coltivando una vocazione persistentemente eretica, severa nel rifiuto di abbandonarsi alla leziosa querelle accademica. Il volume qui presentato, la prima monografia ad apparire nel panorama internazionale degli studi filosofici sul pensiero di Stuart Hampshire, ripercorre la traiettoria intellettuale di uno degli ultimi superstiti della grande stagione della filosofia oxoniense, di quella generazione di pensatori che ha dato vita alla “filosofia del linguaggio comune” e che ha portato i metodi del positivismo logico oltre-manica, dischiudendoli alle suggestioni provenienti dall’arte, dalla psicanalisi e dalla letteratura.

Deborah Ardilli (Modena, 1979) si è laureata in storia della filosofia morale nel 2003. Dal 2005 è dottoranda di ricerca in filosofia presso l’Università di Trieste. Suoi contributi sono apparsi su “Etica&Politica”, “Filosofia politica”, “Intersezioni”.