
Françoise Bonardel
L'irrazionale
Ciò che emerge dalla esplorazione serrata e fittissima di questo libro di Françoise Bonardel, sullo sfondo della descrizione dell’ascesa di un modello di razionalità potentissimo ma anche estremamente arrogante, è in un certo senso il volto femminile, scuro, magmatico della conoscenza, quello che l’irrazionale ci rivolge e da cui, proprio nel tempo delle devastazioni sempre più accanite che una ragione senz’anima produce nell’esperienza dell’uomo e del mondo, occorre farsi nutrire e sostenere. Una necessità di riscoperta non ingenua, ma avvertita e puntigliosa, filosoficamente sorvegliata, del volto dei saperi catalogati talora frettolosamente come irrazionali, del loro messaggio profondo, della loro tessitura complessa e stratificata, dalle religioni alle fonti magiche e sapienziali, fino alla riflessione esigente e problematica di filosofi come Schopenhauer e Schelling, Nietzsche e Kierkegaard, Bergson e Heidegger, è quella che, con una sicurezza mai presuntuosa, semmai con la tortuosità di un’interrogazione ripetuta e incalzante, l’autice ci invita a fare. Essa può risultare una medicina per il nostro tempo afflitto dall’inedia intellettuale, dal prosciugamento degli orizzonti di senso, dal disorientamento e dalla perdita di contatto con la vita del mondo.
Docente di Filosofia delle religioni all’Università di Parigi La Sorbona e Presidentessa dell’Associazione Connaissance des Religions, oltre che redattrice dell’omonima Rivista, Françoise Bonardel ha pubblicato diversi volumi tra cui La via ermetica (tradotto in italiano nel 1998 per le edizioni Atanòr), Philosophie de l’alchimie, PUF, Paris 1993; Transhumances, Fata Morgana, Montpellier 1999.