Vincenzo Vitiello

I tempi della poesia

ieri/oggi

Informazioni
Collana: Volti
2007, 168 pp.
ISBN: 9788884835260
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Sinossi

“Certo è strano non abitare più la terra” R. M. Rilke
“Tacite imagini della tristezza Dal plàtano al prato!” C. E. Gadda

L’arte non abita più la regione ideale della Bellezza e del Significato. Ancora ieri la poesia viveva l’esperienza dell’estraneità dell’uomo alla Terra fidando nel potere del linguaggio e della ragione di portare pur il silenzio della natura e della morte alla trasparenza della parola e del significato. La poesia di oggi, resa esperta, dalla più recente storia, della catastrofe dell’umano, cerca altro nelle macerie del linguaggio: non nuovi ‘significati’, ma un più antico suono, il respiro del corpo. Accostandosi alla natura, questa poesia ridà alla parola significante dell’uomo il peso e l’umore della terra, delle erbe, delle pietre, degli animali. Ha appreso, e ci ha appreso che, oltre lo stare-insieme nella polis, v’è, anche per l’uomo, la possibilità di un più aperto, ospitale stare-accanto, proprio dell’esperienza del sacro.

Vincenzo Vitiello (1935), professore ordinario di Filosofia teoretica, è uno dei maggiori filosofi italiani contemporanei. Tra i suoi scritti più importanti, tradotti in diverse lingue, segnaliamo: Topologia del moderno (1992),Cristianesimo senza redenzione (1995), Il Dio possibile (2002), Dire Dio in segreto (2005).